martedì 15 ottobre 2019

Louis Le Prince un giallo di 124 anni fa


"Ombre sullo schermo: lo strano caso di Louis Augustin Le Prince" 
Articolo di Nick Parisi 


"Questa invenzione è destinata a non avere nessun successo commerciale."
Louis Lumière.
"Tutto ciò che conta nel cinema è inspiegabile."
Wim Wenders.
Non esiste mai una sola verità, non esiste una sola risposta.
Anche quando crediamo di conoscere tutto su un determinato argomento accade sempre qualcosa che ci fa ricredere, dopotutto la Storia è piena di zone d'ombra.
Già, perché le cose sono sempre molto più complesse di quanto siamo disposti a credere e la cosa vale per qualsiasi argomento, per tutte le materie dello scibile umano.
Prendiamo la cinematografia, ad esempio.
Cosa ne sappiamo di preciso delle sue origini? 
Se glielo domanderete, un qualsiasi esperto storiografo vi risponderà che tutto comincia nel 1885 quando l'americano George Eastman mette a punto la prima pellicola cinematografica. Invece quattro anni dopo, nel 1889, un altro statunitense, l'inventore miliardario Thomas Alva Edison crea la prima cinepresa (che battezza kinetograph ) e altri apparecchi per la visione.
Se poi lo storiografo o l'appassionato sarà particolarmente bravo e preciso, a corollario di tutte queste informazioni, vi fornirà anche la data del 28 dicembre 1895 come giorno ufficiale per la nascita del Cinema in senso stretto, allorquando i fratelli Auguste Louis Lumière, effettuarono la prima proiezione pubblica all'interno di un locale parigino.
Per la cronaca: il locale in questione era il Gran Cafè al Boulevard des Capucines e  il nome dato dai Lumière  al loro apparecchio era - ovviamente -  quello di cinématographe.

E la cosa bella è che tutte queste sono informazioni esatte, vere e precise.
Tuttavia non sono complete.
Come in tutte le Storie ci sono dei particolari che mancano.
E che, in parte, mancano ancora oggi.
Ma anche questo è un dato di fatto:  ci fu un altro padre del Cinema oltre ai fratelli Lumière e a Thomas Alva Edison , un uomo che riuscì ad effettuare delle riprese cinematografiche già nel 1886 \ 87, alcuni anni  prima delle imprese del miliardario americano.
Un uomo a cui è legato ben più di un mistero.
Mettetevi comodi, quella che narreremo oggi è la Storia di  Louis Aimé Augustin Le Prince.
L'uomo che (forse) inventò il Cinema.
E che, ancora più probabilmente, per questo si fece molti nemici.

Louis Aimé Augustin Le Prince
in una delle sue ultime immagini.
Ritratto di un inventore
Metz è una città molto antica, fondata  dai celti Mediomatrici e poi conquistata dai romani, in epoca latina divenne perfino più importante  popolata della capitale Lutetia Parisiorum, la futura Parigi.
 Situata tra i fiumi Mosella Seille è un luogo molto importante per i francesi ed è lì tra le mura dell'antica fortezza che il 28 Agosto dell'anno 1841 vede la luce Louis Aimé Augustin Le Prince.
Pur proveniente da una famiglia di militari, il giovane Louis preferisce dedicarsi ad altro, c'è in particolare un incontro che sa tanto di predestinazione, a definire il suo destino, tra i tanti amici del padre ce n'è uno che spicca: quel particolare amico di famiglia risponde al nome di Louis Jacques Mandé Daguerre, l'inventore del dagherrotipo.
L'antenato della macchina fotografica.
Ed è con Daguerre che Le Prince apprende i primi fondamenti delle discipline scientifiche, da lui eredita il sogno di riuscire a fermare la realtà in un immagine, a riprodurla se necessario.
In seguito Le Prince continuerà gli studi a Parigi e a Lipsia, ma l'uomo è un pioniere, sa di esserlo, comprende le difficoltà che la natura dei suoi studi comporta e per questo preferisce lavorare da solo.
Non trovando pace, fa quello che pochi francesi - allora come adesso - si arrischiano a fare: si trasferisce in Inghilterra.
L'occasione è data dall'invito di un compagno  di college, l'industriale John Whitley ed inizialmente , almeno nelle intenzioni di Le Prince, il soggiorno britannico dovrebbe durare pochi mesi.
Ma in destino ha in serbo altri programmi, ancora una volta galeotto sarà l'amore: nel 1869 Louis sposa Elizabeth la sorella di John e finisce per passare tutto il resto della sua vita tra l' Inghilterra e gli Stati Uniti
Ma sopratutto in Inghilterra, nella post industriale cittadina di Leeds nel West Yorkshire,  già nel corso dell'Anno 1886 accade qualcosa.

La camera a 16 lenti inventata da Le Prince
Tutt'ora conservata a Leeds.

Il primo film
Grazie al patrimonio dei Whitley e all'appoggio di Elizabeth, l'inventore francese  riesce a mettere prima a punto prima una macchina fotografica a sedici lenti.
E poi un primo esemplare di telecamera.
Questo secondo apparecchio in realtà è una fotocamera ad obiettivo singolo però a differenza della maggior parte delle altre fotocamere che si stanno sperimentando da altre parti nello stesso periodo è in grado di realizzare riprese di immagini in movimento.
Non si sa con esattezza quante riprese sperimentali Le Prince effettua, si parla di un numero imprecisato di cortometraggi girati nel corso degli anni. Di quattro però se ne ha la sicurezza.
Di questi quattro, però solo due sono arrivati ai giorni nostri con tutti i "frames" completi.  (1)
Il primo ,conosciuto come Traffic Crossing Leeds Bridge rappresenta una scena di movimento cittadino, il secondo intitolato Roundhay Garden Scene è invece girato all'interno del giardino della famiglia Whitley. Entrambi sono databili attorno al 1888 entrambi non durano più di due / tre secondi però  il segnale che qualcosa di nuovo è nato.
Inoltre sono i primi film "girati" di tutta la Storia umana.

Almeno inizialmente Le Prince non pensa affatto ad un impiego commerciale della sua invenzione, nemmeno ad effettuarne proiezioni pubbliche, al massimo dà vita ad alcuni spettacoli privati a beneficio di pochi e selezionati amici e conoscenti. Oppure si diletta a far divertire la figlia Marie.

Però, gli affari vanno male, diverse iniziative artistiche messe in piedi da Louis e da Elizabeth falliscono clamorosamente.
Inoltre, sempre più spesso arrivano voci su altre persone che cercherebbero di riprodurre gli stessi effetti creati dall'inventore francese, numerosi concorrenti e non tutti propriamente corretti.
Il nome che viene fatto maggiormente in proposito è quello di un certo Thomas Alva Edison.

Traffic Crossing Leeds Bridge.

Per questo motivo Louis Aimé Augustin Le Prince si decide a far registrare la sua invenzione.
Qualcosa però non va nel verso giusto.
Se infatti il brevetto inglese viene concesso senza nessun tipo di problemi, le cose si complicano quando giunge il momento di chiedere quello americano.
La richiesta viene respinta senza alcun motivo apparente.

Le Prince decide quindi di correre ai ripari, organizza in fretta e furia una proiezione pubblica a New York per la fine del  1890 nel tentativo di trovare nuovi finanziatori.

Prima però sente il bisogno di tornare in Francia da cui manca da lungo tempo.
Probabilmente la peggior decisione di tutta la sua vita.

16 settembre 1890.

Ad ogni modo durante il suo soggiorno europeo, l'uomo non sta certo con le mani in mano: compie ulteriori studi, realizza altri progetti, fa costruire un nuovo e più grande proiettore da utilizzare alla proiezione di New York. Ed è quindi un Louis Le Prince enormemente entusiasta quello che il giorno che alla stazione di Digione saluta suo fratello Albert alla volta di Parigi.
Solo che Albert Le Prince sarà l'ultima persona che riuscirà a vedere suo fratello.
Perché quando il treno arriverà alla Stazione di Parigi non verrà trovata nessuna traccia né dell'inventore e nemmeno dei suoi bagagli.
 Louis Aimé Augustin Le Prince sembra completamente scomparso dalla faccia della Terra.

“Il cinema è solo una moda passeggera. È il dramma in lattina. Il pubblico vuole vedere storie di carne e di sangue rappresentate in palcoscenico.” 
Charlie Chaplin.
" Il cinema sonoro non soppianterà mai il cinema muto"
Thomas Alva Edison.

Arriva un momento nella vita di ogni persona in cui tutte le sicurezze, le convinzioni, le più piccole certezze acquisite nel corso degli anni vengono completamente spazzate via,  chi ci è passato sa di cosa stiamo parlando e se lo ricorda bene: si tratta di quel minuscolo, gigantesco e bruciante istante in cui tutto quello che si crede di sapere risulta distrutto.
Ed il mondo, quel mondo che fino a quel momento sembrava familiare frana addosso a chi rimane.

Ecco, per la famiglia di Louis Augustin Le Prince quel momento, quel giorno arriva la mattina del 16 settembre 1890.
Facciamo un passo indietro.
L'uomo che non scese mai dal treno.
Dopo tanti anni di esperimenti la vita di Le Prince sta per subire un grosso cambio di prospettiva.
C'è un programma stabilito da lungo tempo, degli accordi presi in vista di un programma ambizioso: Louis Aimé Augustin Le Prince si sta preparando a far riconoscere le sue invenzioni. L'uomo è atteso negli Stati Uniti per effettuare una proiezione a New York, a questo scopo Le Prince ha scritto un 'ultima lettera alla moglie e al figlio chiedendogli di trovare il luogo adatto per la dimostrazione.

La telecamera costruita da Le Prince.

Il viaggio in Francia è quindi un modo per l'uomo per rilassarsi, per prepararsi in vista dei gravosi impegni che stanno arrivando.
E per sbrigare gli ultimi importanti impegni in terra europea.
Ad aspettarlo alla stazione di Parigi quella mattina del 16 settembre ci sono diversi amici dell'uomo, anche con loro Le Prince si è spesso sentito via lettera, preparando quella rimpatriata.
Nessuno di loro però lo vede scendere dal treno, nessuno di loro quando sale tra i vagoni a cercarlo trova tracce dell'inventore.
Anche tutti i bagagli sembrano scomparsi.
Quasi non fossero mai nemmeno esistiti.
Per quanto riguarda gli altri passeggeri, non ce n'è nemmeno uno che ricordi di aver visto l'uomo all'interno del treno. O di averci parlato assieme.
Louis Le Prince sembra diventato un fantasma.
Nessuno lo rivedrà mai più.
Un unico elemento risulta però certo: a causa della sparizione dell'inventore francese, la sua famiglia non riesce a registrare la sua invenzione, il tanto famoso e desiderato brevetto americano non arriverà mai.
Col tempo il nome di Le Prince cadrà lentamente nel dimenticatoio.
Lo stesso accadrà con le sue invenzioni.

Accordion Player (1888)
Un altro dei film di Le Prince

Ipotesi ed indagini.
Fin dall'inizio ci sono diversi elementi che non tornano.
Certo partono diverse indagini: indaga la polizia francese, investiga anche Scotland Yard, perfino la famiglia Whitley mette in mezzo dei suoi uomini.
In particolare è Elizabeth, la moglie di Louis che dimostra di avere le idee chiare, "Lizzie", come la chiamano in famiglia nel corso degli anni rivolgerà delle accuse ben precise, la donna punterà sempre il dito verso un'unica persona, farà sempre e solo un unico nome.
Il nome è quello del principale rivale di suo marito, dell' uomo che da tempo sta investendo soldi ed energie sullo stesso settore di Le Prince.
Il nome è quello di Thomas Alva Edison.

Alla famiglia di Le Prince decisamente non va giù che immediatamente dopo la sparizione del loro congiunto in America qualcun altro stia ottenendo piano piano tutti i brevetti che in precedenza erano sempre stati negati a Louis.
Ben pochi le danno ascolto, almeno inizialmente.
Mancano le prove, inoltre c'è anche qualcosa d'altro da considerare: non solo Edison ha cominciato ad occuparsi della realizzazione delle macchine fotografiche abbastanza in ritardo rispetto agli altri pionieri del periodo, ma va anche detto che il miliardario americano ha da tempo preso l'abitudine di non seguire mai direttamente i tanti progetti di cui si occupa, quanto piuttosto di limitare a finanziarli e a  delegarne la realizzazione a vari assistenti.
In particolare, l'uomo che si occupa delle ricerche sul kinetograph per conto di Edison è un inglese che corrisponde al lunghissimo nome di William Kennedy Laurie Dickson.
Ricordatevi anche questo nome.
Perché tornerà spesso nel corso di questa vicenda.

William Kennedy Laurie Dickson nel 1891
Ad ogni modo sarà proprio Dickson  a realizzare materialmente il primo prototipo funzionante del kinetoscoph nel 1891 assieme ai suoi collaboratori (Edison si era limitato infatti a concepire il progetto iniziale e a depositare le cauzioni iniziali a livello di brevetto) e a perfezionarne la versione finale a cavallo dei due anni successivi.

Gli investigatori preferiscono orientarsi verso altre strade, strade forse più prosaiche ma che almeno apparentemente forniscono maggiori prospettive.
Qualcuno comincia ad insinuare che gli affari della famiglia Le PrinceWhitley non fossero poi così floridi come volevano far sembrare, le voci di un fallimento diventano sempre più forti.
Sotto questa luce anche il viaggio in Francia assume una diversa luce: la visita ai familiari, in particolare al fratello Albert, sarebbero solo un ultimo disperato tentativo di ottenere fondi e la propria parte dell'eredità.
Dopotutto Albert è l'amministratore unico del patrimonio familiare, dopotutto Albert è stata l'ultima persona a vedere vivo suo fratello. Anzi, escludendo proprio Albert Le Prince nessun altro sembra aver mai nemmeno visto Louis Aimé Augustin salire su quel maledetto espresso Digione- Parigi
Per lungo tempo l'ombra dei sospetti graverà sopra la testa di Albert Le Prince ma anche in questo caso non viene trovata alcuna prova certa.
Altri ancora- in particolare il figlio di Albert- intorbidano ulteriormente le acque sostenendo che suo zio volesse suicidarsi a causa dei suoi problemi economici.
Louis Aimé Augustin Le Prince viene dichiarato ufficialmente morto nel 1897
Non vengono trovati colpevoli, nessuno verrà mai processato, nessuna sentenza verrà mai emessa.
Nel frattempo, l'anno prima è avvenuta la prima proiezione ufficiale da parte di Edison e, andando più indietro di un altro anno ancora due fratelli parigini hanno effettuato la loro in Francia
Il Cinema è ufficialmente nato.
Sembrerebbe l'ultimo atto dell vicenda.
Invece le cose vanno avanti.
E la famiglia Le Prince continuerà a pagare un alto tributo di sangue

Thomas Alva Edison

Il sangue dei figli.
Interviene un nuovo attore nel dramma.
All'interno della famiglia Le Prince non c'è solo Elizabeth ad accusare Edison di essere il responsabile -più o meno occulto - della scomparsa di Louis, ma a lei ben presto si affianca anche il figlio Adolphe.
Adolphe effettua delle indagini per conto suo, cerca il padre per anni e lentamente si convince che l'unica persona che poteva avvantaggiarsi seriamente da una uscita di scena del genitore sarebbe potuto essere solo il miliardario statunitense.
Per questo cerca ossessivamente la sua occasione non solo per screditare colui che ritiene il suo avversario ma anche per far finalmente riconoscere il primato creativo del padre.
L'occasione a lungo cercata sembra presentarsi finalmente nel 1898
In quell'anno infatti le strade di Thomas A. Edison e William Dickson si separano definitivamente.
Assieme ad altri inventori Dickson fonda una nuova compagnia, la American Mutoscope (2) che comincia a fare seriamente concorrenza al facoltoso ex principale; la società infatti lancia sul mercato un apparecchiatura chiamata Mutoscopio che contrasta il monopolio del Kinetoscopio all'interno delle prime sale cinematografiche (chiamate Nickelodeon )
C'è però il problema dell'esclusività  dei brevetti detenuta saldamente in mano da Edison, la nuova società rischia più volte di violare la legge e più volte rischia di incorrere in sanzioni.
Dickson si ricorda quindi del lavoro di Le Prince e chiama Adolphe come testimone in un processo contro la società di Edison, per dimostrare l'infondatezza delle pretese del suo ex datore di lavoro.
Adolphe accetta con entusiasmo, non solo si presenta in tribunale, non solo testimonia, ma porta con se i progetti e le macchine del padre.
Tutto si rivela inutile.
La Mutoscope perde la causa, per i magistrati americani l'unico detentore assoluto,l'unico inventore e proprietario del Cinema risulta Thomas Alva Edison. 
Ancora una volta sembrerebbe essere arrivata la fine della vicenda.
Ancora una volta capita qualcosa che rimette in discussione tutto quanto.
Tre anni dopo, durante l'inverno del 1901 mentre partecipa ad una caccia alle anatre nelle vicinanze del cottage americano di famiglia anche Adolphe scompare improvvisamente
Nel suo caso, lui però viene ritrovato.
Morto.
Il caso viene derubricato come morte accidentale.

Epiloghi.

La Targa commemorativa
esposta a Leeds

Thomas Alva Edison non si godette a lungo l'esclusiva sulla proprietà dei brevetti cinematografici, già l'anno successivo alla prima sentenza un nuovo processo annullò la sua vittoria.
Il settore fu quindi liberalizzato e da quel momento in poi il Cinema divenne proprietà  di tutti.
William Kennedy Laurie Dickson tornò in Inghilterra dove morì nel 1935
 Invece la Mutoscope  dopo un iniziale periodo di fortuna e splendore durato almeno fino al 1915 subì grossi contraccolpi e smise praticamente di produrre film già a partire dal '16  anche se continuò a lavorare come distributrice fino al 1928.
Gli ultimi diritti in mano alla compagnia andarono scaduti verso la fine della Seconda guerra Mondiale e non andarono mai più rinnovati
Di fatto però la società aveva cessato di esistere da molto molto tempo prima.
In quanto ad Elizabeth "LizzieWhitley visse ancora qualche anno. Fino alla morte restò convinta che il marito e il figlio fossero stati ammazzati, così come restò convinta che il mandante della morte di entrambi i suoi congiunti fosse Edison.

Il nome di Louis Le Prince venne a lungo dimenticato, tra i pochi che continuarono a ricordarsene va annoverato un ristretto numero di storici e ricercatori.
Non lo dimenticarono mai  gli abitanti di Leeds dove già nel 1930 venne apposta una targa commemorativa nel luogo dove sorgeva il laboratorio dell'inventore
Anche qualche giornalista tentò di ricostruire la storia della sua vita e- sopratutto - della sua morte.
Poi, lentamente, a partire dagli anni '60 del secolo scorso le cose cambiarono.
Ci fu una lenta riscoperta ed oggi molti considerano il suo nome come quello di uno dei padri o comunque come quello di uno dei pionieri del pre-Cinema.
C'è anche un museo a Londra con alcuni macchinari donati dalla figlia Marie.
Tuttavia sempre a partire dagli anni '60 sorsero altre versioni riguardanti la sua morte, una più fantasiosa dell'altra.
 Si è parlato di un omicidio commissionato dalla famiglia, di un suicidio per debiti, di un'allontanamento volontario dell'uomo per nascondere una sua presunta omosessualità.
Ma sono ipotesi che non sono corroborate da nessuna prova valida, vuote come possono essere tutte le ipotesi.
Rimangono in piedi le tesi maggiori, quelle ricordate all'inizio di questo post.
Forse però la verità non si conoscerà mai.

Il Cinema può essere tante cose. arte, divertimento, descrizione della realtà, denuncia, escapismo e tanto altro ancora, dipende dagli occhi di chi vede ma anche da quelli che lo realizzano.
Qualcuno lo mitizza, qualcuno lo idealizza altri lo sminuiscono..nessuno però può negare la sua carica magica.
A quanto sembra però la sua nascita è avvolta nel mistero.
E come tutti i misteri ha avuto i suoi martiri e le sue vittime sacrificali.
Rimane un'ultima cosa da dire.

L'ultima foto (?).

La foto che ritrarrebbe
il defunto Le Prince.

Nel 2003 da un archivio della polizia parigina è stata ritrovata una foto del 1890 che ritrae un uomo annegato.
Molti hanno creduto di riconoscere nel cadavere della foto il volto di Louis Aimé Augustin Le Prince
Il cerchio non sarà mai definitivamente chiuso, manca la soluzione, però per ora la Storia sembra aver raggiunto una sorta di finale.



note:
(1) Sono stati sicuramente girati da le Prince almeno altri due corti di  3 secondi,  il primo chiamato Man Walking Around a Corner- tecnicamente sarebbe precedente ai due già nominati, in quanto datato attorno al 1887 mentre il secondo Accordion Player risalirebbe anch'esso al 1888. Entrambi però sono incompleti e mancanti di alcuni frames.
In particolare quello che rimaneva di  Man Walking Around a Corner, considerato inizialmente smarrito, è stato restaurato a partire da una pellicola degli anni '30s.  Il risultato finale non è comunque eccelso, anche per questo si preferiscono ricordare quasi sempre solo gli altri due film di Le Prince citati nell'articolo in quanto entrambi completi.
Se siete incuriositi - e vi ricordo che quelli di Le Prince , allo stesso modo di quelli dei Lumiere più che veri film sono al massimo delle riprese dal vivo di scene di vita quotidiana - sono tranquillamente rintracciabili  sul Tubo in varie forme che non fanno altro che ripetere in loop l'inquadratura effettuata dal pioniere francese.
 (2) Il nome completo è American Mutoscope and Biograph Company, ma come abbreviativo si è sempre preferito chiamarla Biograph.
Articolo originale qui
Per ulteriori approfondimenti consiglio: 
Tesi di Dottorato di Federico Striuli
Università Cà Foscari - Venezia


1 commento:

  1. Buongiorno! Sarebbe possibile contattarla? Grazie e buona giornata!

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