lunedì 26 giugno 2017

E come Euro...E come Eisenmenger?

L'€-sign, alla sua presentazione nel 1997, era stato descritto come "una combinazione dell'epsilon greco, segno del peso della civiltà europea, una E per l'Europa e le linee parallele che attraversano il simbolo, come segno della stabilità dell'euro".
Un disegno da cui possiamo ricavare molti spunti geometrici legati non solo al cerchio o alle parallele ma anche alle proporzioni tipiche del rapporto aureo.


Questo diagramma illustra la costruzione del simbolo dell'euro, basato sulla documentazione ufficiale.
ADF e BCDE si intersecano in D. BCDE, GH e IJ sono parallele. BCDE interseca in C la verticale passante per A.

Era il 23 dicembre 2001 e mancavano solo 9 giorni alla grande revisione monetaria in cui il simbolo dell'Euro sarebbe diventato omnipresente come il simbolo del Dollaro o quello della Coca-Cola.
Ma l'uomo che aveva ideato l'€-sign trascorreva i suoi ultimi anni di vita dimenticato e trascurato dai burocrati di Bruxelles, su una sedia a rotelle nella casa di riposo, Santa Elisabetta, a Eislingen nella Germania meridionale, e non poteva nemmeno più nutrirsi autonomamente.
Si chiamava Arthur Eisenmenger (1914 – Eislingen/Fils, 19 febbraio 2002) , allora 86enne, ed aveva ideato il simbolo dell'euro (presentato come un "nuovo" segno) più di un quarto di secolo prima. 
Fu infatti uno dei suoi ultimi incarichi, prima di ritirarsi da capo designer grafico per la Comunità Economica Europea (come si chiamava allora). 
Nel 1975, poco prima di andare in pensione, ricevette il compito di disegnare un simbolo non monetario ma per identificare l'Europa stessa. 
Dal suo ufficio in Lussemburgo, mandò così i suoi disegni alla Commissione Europea a Bruxelles che, dopo aver approvato la proposta, la lasciò però rinchiusa in un cassetto per vent'anni, fino a quando nel 1997 Jacques Santer presentò il simbolo alla stampa di tutto il mondo per la prima volta.
Quel giorno Eisenmenger stava guardando la televisione in diretta, mentre l'allora presidente della Commissione Europea, Jacques Santer, presentava al mondo una versione di cinque metri di altezza in plexiglass del simbolo dell'euro, su cui i governi dell'UE avevano concordato all'unanimità. 
In quel momento Eisenmenger balzò dalla sedia gridando alla moglie  "Mechthild, guarda, questo è il mio E, il mio E!!!"
A tutt'oggi però Arthur Eisenmenger non ha ricevuto alcun riconoscimento ufficiale per la creazione del simbolo dell'euro perché l'Unione europea non riconobbe a Eisenmenger la paternità dell'opera, che invece fu attribuita ad un team di designer rimasti anonimi.
Eisenmenger progettò l' €-sign come simbolo generico dell'Europa 25 anni prima dell'introduzione della nuova moneta e avrebbe detto in un'intervista : "Quando ho disegnato questo simbolo non pensavo all'euro, al momento, ma solo a qualcosa che simboleggiasse l'Europa.", aggiungendo, rivolto a Jean-Pierre Malivoir, l'uomo responsabile di euro PR, "Ho progettato e disegnato questo simbolo da solo e giuro che non c'era stata nessuna squadra".
Circostanza che all'epoca fu confermata da un suo collaboratore, Julien Bozzola, un illustratore francese che aveva lavorato con il tedesco per 13 anni, fino alla metà degli anni Settanta: "Sono assolutamente convinto che questo sia il suo disegno, che è stato inizialmente ispirato dal modo in cui firma il suo nome, con una E a giro doppio-arrotondato e mi dispiace solo che non gli sia stato riconosciuto."
E sua moglie, Mechthild, aveva allora commentato al The Observer: "Mio marito non vuole soldi, solo un 'grazie' sarebbe belloaggiungendo "Sono molto orgogliosa di lui, almeno è bello pensare che vedrò questo suo successo ogni volta che andrò a fare shopping."




Fra le sue creazioni artistiche si ricordano la Bandiera Europea e il Marchio CE, il simbolo europeo dei beni di consumo di controllo della qualità.
Purtroppo va ricordato che c'è un altro simbolo camuffato da marchio CE. 
Quello ideato da Arthur Eisenmenger significa “Conformità Europea” e l'altro, il "tarocco" copiato dalla Cina, significa "Cina Export" e, come si vede, i loghi sono molto simili.
Non c'è molta differenza, l'unica è che la E è più vicina alla C nel simbolo "Cina Export", mentre nella versione europea sono più distanti, ma entrambi utilizzano lo stesso tipo di carattere. 





Qui è riportato un esempio di entrambi i loghi.



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